Nell'isola che non c'è. Guida ai borghi fantasma di Sicilia

Un viaggio in una Sicilia sconosciuta attraverso il paesaggio segreto dell’entroterra, con i suoi orizzonti lirici e perturbanti e sentieri dispersi fra i campi che conducono in luoghi in cui il tempo ha un passo diverso. In Sicilia, infatti, esistono decine di piccoli borghi abbandonati, insediamenti rurali che riposano nella solitudine di una storia ormai dimenticata, realizzati dal fascismo e di seguito dall’Ente per la Riforma Agraria in Sicilia (poi Ente di Sviluppo Agricolo). Questi borghi fantasma, appartati e raccolti, giacciono come degli esiliati di pietra, ornati d’architetture metafisiche, edifici severi dallo stile littorio, ruderi di una modernità condannata all’incuria, simboli travagliati di un’utopia incompiuta. Sulle tracce di un’isola che non c’è più, provincia per provincia, l’autore scandaglia le molteplici storie di questi luoghi componendo un itinerario nella memoria attraverso il racconto del silenzio, tra toponimi più noti come Ficuzza, Schirò, Schisina, e altri sconosciuti ma ugualmente carichi di fascino. Il percorso è inoltre corredato da cartoline e foto che ritraggono i borghi nel momento della loro piena occupazione o nello stato di abbandono attuale e che permettono un confronto immediato al lettore che vorrà avventurarsi alla loro scoperta.

Il volume, che si apre con un contributo di Maurizio Carta, contiene in allegato la mappa dei borghi fantasma siciliani che consente di seguire visivamente e materialmente l’itinerario.